venerdì 16 novembre 2012

Google Transparency Report Gennaio-Giugno 2012

È stato pubblicato il report semestrale con cui Google rende pubbliche le richieste di dati degli utenti da parte dei vari governi.
Com'è immaginabile gli Stati Uniti guidano la classifica con 7.969 richieste, ma c'è da specificare che alcune di queste richieste potrebbero arrivare tramite gli Stati Uniti da altri paesi per cui esistono trattati di assistenza.
Subito dopo gli Stati Uniti c'è l'India con 2.319 richieste, mentre l'Italia con "sole" 841 richieste si situa al settimo posto.


Ciò che è maggiormente rilevante però è che le richieste di accesso ai dati degli utenti da parte di entità governative è in crescita, nella prima metà del 2012 sono state effettuate complessivamente 20.938 richieste relative a circa 34.614 account. Nello stesso periodo del 2011 le richieste sono state 15.744 relative a 25.342 account, mentre nel semestre che va da Luglio a Dicembre 2011 le richieste erano già 18.257 per 28.562 account.

L'Italia con le sue 841 richieste relative a 1054 account sembra seguire un trend inverso, infatti nello stesso periodo del 2011 le richieste erano 934 per 1.263 account ed nel secondo semestre del 2011 erano già scese al livello attuale  844 richieste per 1.124 account.

Ovviamente non tutte le richieste vengono soddisfatte da parte di Google infatti se negli Stati Uniti vengono forniti i dati richiesti nel 90% dei casi in Italia questa percentuale scende al 34%.

Per quanto riguarda le richieste di rimozioni delle URL, aumentano sia quelle relative a violazioni di copyright
 
sia quelle effettuate da parte dei governi. Anche in questo caso le richieste di rimozione, effettuate per motivi che possono essere accuse di diffamazione, alla violazione delle leggi locali che proibiscono i discorsi di odio o la pornografia, privacy, sicurezza, crescono costantemente. L'Italia con sole 25 richieste inverte ancora la tendenza seguendo una linea discendente ben lontana dalle 69 richieste del primo semestre 2010.

Nessun commento:

Posta un commento