giovedì 14 febbraio 2013

Politica alla "spina", le parodie dei manifesti elettorali

Come ad ogni campagna elettorale si sprecano i manifesti dei vari partiti appesi in ogni angolo delle città per pubblicizzare il proprio candidato di turno. In rete si sbizzarriscono invece le parodie con immagini e slogan coniati per l'occasione. Durante le scorse tornata elettorale, erano diventate famose le locandine che prendevano di mira i cartelli di Prodi ed il sempreverde Berlusconi.

I film ed i comici che prendono in giro la superficialità e l'inettitudine dei politici italiani ormai non si contano più, ma in questo campo la pubblicità non si era ancora addentrata.

 
Per non farci mancare nulla e non parlare solo dei finti programmi che queste finti partiti ci propongono, anche quest'anno abbiamo il nostro bel da fare per decidere qual'è la più divertente e qual'è quella che centra meglio l'obiettivo. La novità di quest'anno è che nel "mondo" delle parodie è intervenuto anche il mondo dei pubblicitari a cavalcare l'onda lunga delle elezioni politiche.

Girando per le strade delle nostre città ci siamo di sicuro imbattuti  nelle pubblicità di due famosi marchi di birre: prima ad approfittarne è stata Ceres che, lanciando un messaggio anti-astensionismo, propone di festeggiare il voto con una buona bottiglia della propria birra. Nello stesso messaggio chiama gli elettori italiani "eroi", forse perchè ci vuole coraggio ad andare a votare questa classe politica che ha miseramente fallito negli ultimi vent'anni o magari perchè schierarsi è ormai qualcosa di raro.

La seconda è Bavaria, nota birra olandese, che ha trasformato il proprio logo in un vero e proprio simbolo di partito. Gli slogan collegati sono anche di gran lunga più efficaci di quelli proposti dai vari candidati e partono dal semplice "-TASSE +CASSE" o dal più gettonato dai golosi "Siamo per il Porcellum... Arrosto!" per arrivare al vero slogan presente su ogni cartello "Vuota Bavaria".

Le reazioni dei politici naturalmente non si sono fatte attendere e dalle varie sponde si leva la voce dell'immoralità e dalla anti-democraticità di queste pubblicità perché secondo loro non decreterebbe un aumento delle vendite.
A questo punto ci si può rifare ad un vecchio detto che riecheggia negli uffici dei pubblicitari di tutto il mondo: "che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli!".
E voi cosa pensate di queste pubblicità? Se avete link ad altre pubblicità o altre prese in giro sui politici italiani non siate pigri e linkate nei commenti.

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