sabato 14 aprile 2018

Back to the future 2014-2018


Come previsto già da un nostro post datato 2013, dove si parlava delle tempistiche di abbandono dei microblog personali, anche il nostro blog dopo 3 anni ha subito uno stop. Senza un vero e proprio motivo, ma per vari motivi: di lavoro, di famiglia, di traslochi etc..., il 2014 (3° anno di vita di LateAtBlog) è significato lo stop alla pubblicazione, nonostante avessimo qualche articolo che è ancora salvato nelle bozze (!!!), ma che non hanno mai visto la pubblicazione e visto la velocità con cui corre tutto il mondo di internet e dell'informatica, tanto meno verranno pubblicati ora, oramai risulterebbero obsoleti.


In questi ultimi 4 anni comunque non siamo rimasti fermi a guardare  le evoluzioni del mercato, anzi, sempre stati sul pezzo e sempre pronti a conoscere ogni nuovo prodotto incuriositi dalle novità che apportava all'ecosistema dell'IT. Abbiamo provato a sviluppare siti di servizi, senza troppo successo, ora siamo impegnati nello sviluppo di un'app di cui vi parleremo nei prossimi post, ma di cui iniziamo a svelare il logo


Internet in questi 4 brevi, ma lunghi anni, si è completamente rivoluzionato tutto: la navigazione come l'abbiamo sempre conosciuta con pc o laptop, si è ora evoluta in navigazione mobile, infatti la maggior parte del traffico è effettuato tramite smartphone o phablet (padelloni). I tablet, invece, hanno effettuato una parabola incredibile, dopo i primi anni con un boom di popolarità intorno al 2010-2013 dove si pensava si potessero sostituire i grandi e grossi pc e i vari smartphone, fino a essere abbandonati per i più "comodi" padelloni grazie all'arrivo di telefoni quali il Samsung Galaxy NOTE e i vari simili arrivati dopo. Quello che non cambia è "l'eterna" lotta tra Android e iOS, anche se più che tra le due società, la battaglia è tra le "tifoserie" dei due sistemi operativi.

In questo primo scorcio di 2018, il focus delle grandi aziende informatiche si è però spostato sul così detto IoT (Internet of Things) quindi su assistenti virtuali sempre più attenti alle nostre esigenze e sempre più "intelligenti" a eseguire gli ordini. In questo campo oltre alle solite due concorrenti, troviamo anche Amazon che si "diletta" nel fare il terzo incomodo con il suo servizio, naturalmente con scopo finale l'acquisto della merce sulla sua piattaforma. 

Insomma, di carne al fuoco ne abbiamo tanta di cui parlare, speriamo che questa avventura prosegua!!

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