mercoledì 25 settembre 2013

La fine dell'esperimento più vecchio del mondo

Nel mondo c'è un esperimento scientifico iniziato nel lontano 1927 ed ancora in atto. Oltre ad essere entrato nel Guinness dei primati per essere l'esperimento più vecchio della storia, ha anche la fama di essere il più sfortunato. Negli ultimi mesi ha voluto rimarcare nuovamente anche questo secondo primato.

Il 2013 doveva essere l'anno della svolta, l'anno in cui John Mainstone, il custode dell'esperimento dal 1948, e tutto il mondo avrebbero potuto finalmente veder cadere l'attesissima nona goccia di pece grazie ad un sistema di 3 webcam sempre attive.

John Mainstone non potrà vedere questo attesissimo evento in quanto il 23 Agosto 2013 è sfortunatamente morto per un attacco di cuore.

Ma c'è di più, nel 1944 al Trinity College di Dublino è stato allestito lo stesso esperimento. Questa seconda versione è più giovane e forse per questo meno conosciuta, inoltre le sue origini sono andate perse: non si sa chi sia stato lo scienziato che ha iniziato l'esperimento ed è rimasto abbandonato al suo gocciolamento solitario in mezzo alla polvere per molti anni.

A sinistra l'esperimento irlandese a destra l'originale
Lo scorso Aprile però il fisico Shane Bergin ha ritrovato questo esperimento perduto ed ha deciso di puntargli addosso una webcam. L'11 Luglio 2013 alle 5 del pomeriggio, grazie a questa webcam, è stato possibile osservare la caduta della goccia più attesa dalla scienza. Mainstone non ha potuto fare altro che congratularsi con il team di Shane Bergin per questo risultato che avrebbe voluto per sé. Pur non trattandosi del suo esperimento, si può dire che Mainstone ha lasciato questo mondo vedendo realizzarsi il suo sogno.

Grazie questa goccia il Trinity College ha potuto calcolare la viscosità della pece che risulta essere 2 milioni di volte più viscoso del miele e 20 miliardi di volte più viscoso dell'acqua.

Alla University of Queensland, nonostante l'assenza di Mainstone, si sta ancora aspettando la goccia prevista per quest'anno che, nonostante non sarà la prima, entrerà comunque nella storia. Senza più il suo custode, dopo questa nona goccia, non si sa quale sarà il destino dell'esperimento australiano, se dismesso dispiacerebbe a tutti non poterlo vedere spegnere le 100 candeline.
Un'ultima curiosità nella curiosità: in passato gli scienziati consideravano anche il vetro un liquido in lento movimento a causa dell'osservazione dei vetri delle chiese più antiche che risultano essere più spessi in basso che in alto. Al giorno d'oggi però il vetro è tornato ad essere classificato come solido.

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