mercoledì 13 febbraio 2013

I messaggi sociali interferiscono sull'identità dei bambini


Uno studio realizzato nel Regno Unito mostra come i messaggi e gli stereotipi tendono ad autoverificarsi perché il cervello li assimila e li considera veri, soprattutto durante l'infanzia. La ricerca è mirata alla scuola ed ai risultati scolastici dei bambini, ma probabilmente può essere estesa ad altri comportamenti sociali acquisiti.

I bambini (sia maschi che femmine) tendono ad adattarsi a ciò che viene detto loro. In particolare i ragazzi (maschi) prendono per buono ciò che gli si dice loro e cioè che sono meno svegli e maturi rispetto alle loro coetanee femmine. Una serie di test condotti nel Regno Unito, e pubblicati sulla rivista Child Development, dimostra che il messaggio che viene passato ai bambini da piccoli incide sul loro rendimento scolastico.

In uno dei lavori realizzati da Bonny Hartley (Università del Kent), i ricercatori hanno chiesto a 238 bambini di età compresa tra i 4 ed i 10 anni, di dire chi pensavano fosse il protagonista di una storia. Per non influenzare le loro risposte hanno usato la parola inglese "child", una formulazione neutra, che può indicare sia bambini che bambine. Le storie erano del tipo "il child vuole seguire le lezioni" o "il child non ottiene buoni voti a scuola". Dopo aver letto le storie si chiedeva ai bambini se, secondo loro, il protagonista fosse maschio o femmina. Il risultato è stato che il maschio è stato associato con il negativo e la femmina con il positivo.

Per scoprire il perché di questi risultati sono stati eseguiti altri due esperimenti. Nel primo, eseguito su 162 bambini e bambine, sono stati creati due gruppi. Ai componenti di uno dei due gruppi è stato detto che i ragazzi avrebbero avuto risultati peggiori rispetto alle ragazze. Il risultato è stato che i bambini di questo gruppo non solo hanno fatto peggio delle bambine dello stesso gruppo, ma addirittura hanno fatto peggio dei ragazzi del gruppo a cui non era stato detto nulla. In qualche modo il loro risultato dimostrava che i bambini avevano interiorizzato il messaggio.

Per la terza prova son stati presi 184 bambini e sono stati divisi in due gruppi, come al solito ad un gruppo non è stato detto niente, mentre all'altro gruppo è stato detto che il risultato del test sarebbe dovuto essere lo stesso per entrambi i sessi. Non era vero, ma i ragazzi sono stati migliori rispetto al gruppo di controllo.

La conclusione suggerisce che i bambini, in qualche modo, adattino il proprio comportamento a ciò che ci si aspetta da loro e conferma altri studi che indicano che questa è la causa per cui, ad esempiom i bambini sono orientati più verso le carriere scientifiche e le ragazze a quelle umanistiche. Non è vero, ma le convinzioni sociali assimilate da piccoli fa in modo che lo diventi.

Questa ricerca offre inoltre uno spunto di discussione sul comportamento che gli insegnati dovrebbero tenere con gli studenti. "In molti paesi, i risultati scolastici dei ragazzi sono inferiori rispetto a quelli delle ragazze", ha detto Hartley. "Questi studi suggeriscono che gli stereotipi accademici negativi riguardanti i bambini vengono acquisiti nella prima infazia con il risultato che si autorealizzano. Lo studio suggerisce anche che, attraverso messaggi di uguaglianza, è possibile migliorare i risultati dei ragazzi e colmare così il divario tra i sessi superando anche l'idea che siano necessarie classi separate".

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